venerdì 31 luglio 2009
giovedì 30 luglio 2009
Sistema Informativo Excelsior
L’Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Europea, realizza, a partire dal 1997, il “Sistema informativo per l’occupazione e la formazione” Excelsior, che ricostruisce annualmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro.
L’indagine è svolta in ogni provincia italiana dalla rete delle Camere di Commercio con interviste dirette o telefoniche (con tecnica CATI), coinvolgendo oltre 100.000 imprese di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni. L’elevato numero di interviste e la metodologia complessiva adottata nella costruzione del campione consentono di ottenere dati statisticamente significativi a 12 mesi per tutte le 104 province italiane.
Per tale motivo Excelsior è considerata una delle più ampie indagini previste dal Programma Statistico Nazionale e rappresenta lo strumento informativo più completo disponibile in Italia per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese.
Per ogni impresa vengono rilevati i programmi di assunzioni di personale dipendente per i dodici mesi successivi e le relative uscite (per pensionamenti, scadenze di contratto, ecc.). Per le assunzioni sono raccolte informazioni analitiche sulle caratteristiche del personale che l’impresa intende acquisire.
Pertanto le informazioni raccolte con Excelsior riguardano, in sintesi:
i movimenti occupazionali previsti per livello di inquadramento;
le assunzioni previste dalle imprese per tipologia contrattuale (lavoro dipendente a tempo indeterminato, lavoro dipendente a termine, collaborazioni a progetto, lavoro stagionale, apprendistato, contratti d’inserimento ecc.);
le figure professionali, i titoli di studio, i livelli formativi ed i relativi indirizzi richiesti;
le principali caratteristiche delle assunzioni programmate (difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, esperienza pregressa, conoscenze informatiche e linguistiche);
le previsioni di assunzione di lavoratori immigrati e le relative figure professionali;
le dimensioni e le caratteristiche degli investimenti annuali delle imprese italiane in formazione continua e le tipologie di risorse umane coinvolte ;
le imprese che ospitano tirocinanti e il numero di tirocini ogni anno complessivamente attivati.
Le informazioni disponibili sono un fondamentale supporto conoscitivo per:
la misurazione della domanda effettiva di professioni nei diversi bacini di lavoro territoriali, in modo da fornire un supporto informativo a quanti - enti pubblici o privati - si trovano impegnati nell’orientare l’offerta di lavoro verso le esigenze espresse dalla domanda o nel favorire l’incontro diretto e puntuale tra domanda ed offerta di lavoro;
l'indirizzo delle scelte dei decisori istituzionali in materia di politiche e programmazione della formazione scolastica e professionale, nonché degli operatori della formazione a tutti i livelli, offrendo informazioni dettagliate sui bisogni di professionalità espressi dalle imprese per il breve e il medio termine;
l’orientamento dei giovani che, a conclusione del proprio percorso di formazione, necessitano di informazioni di spendibilità immediata sulle tendenze evolutive del mercato del lavoro in generale e sulle professioni più richieste in particolare .
http://excelsior.unioncamere.net/web/index.php
mercoledì 29 luglio 2009
martedì 28 luglio 2009
lunedì 27 luglio 2009
domenica 26 luglio 2009
venerdì 24 luglio 2009
mercoledì 22 luglio 2009
RadioZai.net, la radio degli studenti, diretta dagli studenti.
E’ un appuntamento quotidiano sui temi di attualità, costume e cultura con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori collegate al circuito Zai.net (oltre mille istituti in Italia)e condotto in contemporanea dalle redazioni di Piemonte, Liguria e Lazio coadiuvate dalle redazioni delle radio di istituto e quelle delle emittenti collegate. Gli studenti si confrontano con opinion leader, artisti, personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.
http://www.radiozainet.it/
sabato 18 luglio 2009
VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera : comparazione Progetto di legge: 953 Aprea e testi collegati.
venerdì 10 luglio 2009
mercoledì 8 luglio 2009
Lettera aperta di un gruppo di insegnanti e genitori
La scuola italiana sta vivendo in questi ultimi anni cambiamenti che ne stanno snaturando l’essenza e la funzione: istruire e formare le nuove generazioni.
Da un decennio circa la scuola è sotto osservazione e "monitorata" da enti e associazioni pubbliche e private, estranee al mondo della scuola, che stanno proponendo soluzioni insolite, inusuali e di dubbia efficacia, per risolvere le problematiche legate all’istruzione.
Con l'utilizzo di screening e progetti vari, l'attenzione è stata deviata dalla vera didattica per incanalarla verso problematiche di carattere medico-psicologico che nulla hanno a che fare con l’ambiente scolastico, nella ricerca e individuazione di presunti disturbi psichici negli studenti.
Preoccupanti in particolare sono le iniziative anche a livello istituzionale in merito ai cosiddetti disturbi dell'apprendimento, come “dislessia”, “discalculia”, “disortografia”, ecc.. Con una manipolazione del linguaggio si sta cercando di far passare per “disturbi” di origine neurologica gli errori nella lettura, nella scrittura e nel far di conto dei nostri alunni, errori che esistono da sempre.
Oggi in molte scuole dove queste teorie sono entrate, un ragazzo che fa errori di scrittura, calcolo o lettura, viene segnalato, certificato poi come dislessico, disortografico o discalculico e con questa certificazione seguirà poi percorsi individualizzati alla stregua di un portatore di handicap o di un diversamente abile, come dir si voglia, in quanto le sue difficoltà vengono stigmatizzate e tradotte in “disturbi mentali”.
Sulla base di queste “teorie”, chi non potrebbe avere un disturbo dell'apprendimento ed essere al riparo da una diagnosi psichiatrica?
Qualunque insegnante può trasformare un alunno in un soggetto affetto da tale disturbo: è sufficiente che spieghi male o che non sappia insegnare.
Attualmente c'è addirittura in discussione in Commissione Istruzione al Senato una legge sulla dislessia che tra le altre, cose sollecita screening di massa preventivi in tutte le scuole, a partire dalla scuola dell'infanzia. Sulla base di test cronometrati e con punteggi del tutto arbitrari, i bambini che non rientrano nei parametri saranno i futuri disabili incanalati in un percorso scolastico differenziato, che ne farà degli incapaci.
Ad esempio in un alunno che fa errori nella lettura non solo non vengono individuate le parole che non ha capito e che lo portano a sbagliare, ma gli viene inculcata l'idea che i suoi errori sono dovuti ad un suo disturbo mentale e che per questo non dovrà più leggere, ma potrà utilizzare strumenti sostitutivi, come ad esempio audio libri. Per tutta la vita non solo non migliorerà le sue capacità, ma non ci proverà neanche. Alla fine di un percorso di studi avremo un bambino che non saprà leggere, convinto di essere portatore di un handicap per sempre. Come si può considerare questo un aiuto o la risoluzione di un disagio?
Per non parlare dei genitori, che si troveranno i propri figli etichettati disabili, parcheggiati in una scuola che non ha tenuto in nessun conto i percorsi educativi e didattici intrapresi, le unità di apprendimento affrontate in classe, l’ambiente familiare e il contesto sociale in cui sono inseriti, né tanto meno la possibile incapacità dei docenti di trasmettere il sapere. Avremo una scuola che si limita, attraverso degli “specialisti”, a discriminare gli studenti sollecitando il corpo docente ad utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Questi alunni passeranno da una classe all'altra senza aver acquisito alla fine neanche la strumentalità di base necessaria alla loro autonomia, destinati ad un sicuro fallimento, ad un abbandono scolastico con effetti negativi a pioggia su tutta la nostra società.
Riteniamo che sia la scuola a dover essere migliorata, indirizzandosi in particolare alle metodologie didattiche e alle programmazioni funzionali, ponendo particolare attenzione sulla qualità dell'insegnamento piuttosto che su presunte incapacità genetiche dell'alunno. Occorre riportare la scuola alla sua funzione didattico-educativa, così che possa dare un reale contributo alla società in termini di persone istruite e competenti.
Pertanto noi, insegnanti e genitori, chiediamo che vengano messe al bando queste dannose e demagogiche teorie “innovative”, perché è in gioco il futuro dei nostri figli e della nostra società.
Avv. Andrea Di Francia vecchio insegnante e nonno
Dott.ssa M. Paola Casali genitore/pedagogista
Andrea Pirrone genitore/insegnante
Andrea Trentini genitore/educatore
Antonella Nesti genitore
Domenico Mileto insegnante
Chiara Masiero zia
Angelo Lunetti genitore
Denise Fasanelli zia
Andrea Vice genitore
Laura Gatti genitore/insegnante
Celestina Schmidt genitore
Antonella Raschetti insegnante
Marco Pezzotti genitore
Paola Leonardi genitore/insegnante
Mario Casiraghi genitore
Maria Vallias genitore
Annalucia Mantovani genitore
Giovanna Leone insegnante
Marina Pogliani genitore
Marta Padova insegnante
Twaitter: http://www.twaitter.com/org_collegiali.aspx
Da un decennio circa la scuola è sotto osservazione e "monitorata" da enti e associazioni pubbliche e private, estranee al mondo della scuola, che stanno proponendo soluzioni insolite, inusuali e di dubbia efficacia, per risolvere le problematiche legate all’istruzione.
Con l'utilizzo di screening e progetti vari, l'attenzione è stata deviata dalla vera didattica per incanalarla verso problematiche di carattere medico-psicologico che nulla hanno a che fare con l’ambiente scolastico, nella ricerca e individuazione di presunti disturbi psichici negli studenti.
Preoccupanti in particolare sono le iniziative anche a livello istituzionale in merito ai cosiddetti disturbi dell'apprendimento, come “dislessia”, “discalculia”, “disortografia”, ecc.. Con una manipolazione del linguaggio si sta cercando di far passare per “disturbi” di origine neurologica gli errori nella lettura, nella scrittura e nel far di conto dei nostri alunni, errori che esistono da sempre.
Oggi in molte scuole dove queste teorie sono entrate, un ragazzo che fa errori di scrittura, calcolo o lettura, viene segnalato, certificato poi come dislessico, disortografico o discalculico e con questa certificazione seguirà poi percorsi individualizzati alla stregua di un portatore di handicap o di un diversamente abile, come dir si voglia, in quanto le sue difficoltà vengono stigmatizzate e tradotte in “disturbi mentali”.
Sulla base di queste “teorie”, chi non potrebbe avere un disturbo dell'apprendimento ed essere al riparo da una diagnosi psichiatrica?
Qualunque insegnante può trasformare un alunno in un soggetto affetto da tale disturbo: è sufficiente che spieghi male o che non sappia insegnare.
Attualmente c'è addirittura in discussione in Commissione Istruzione al Senato una legge sulla dislessia che tra le altre, cose sollecita screening di massa preventivi in tutte le scuole, a partire dalla scuola dell'infanzia. Sulla base di test cronometrati e con punteggi del tutto arbitrari, i bambini che non rientrano nei parametri saranno i futuri disabili incanalati in un percorso scolastico differenziato, che ne farà degli incapaci.
Ad esempio in un alunno che fa errori nella lettura non solo non vengono individuate le parole che non ha capito e che lo portano a sbagliare, ma gli viene inculcata l'idea che i suoi errori sono dovuti ad un suo disturbo mentale e che per questo non dovrà più leggere, ma potrà utilizzare strumenti sostitutivi, come ad esempio audio libri. Per tutta la vita non solo non migliorerà le sue capacità, ma non ci proverà neanche. Alla fine di un percorso di studi avremo un bambino che non saprà leggere, convinto di essere portatore di un handicap per sempre. Come si può considerare questo un aiuto o la risoluzione di un disagio?
Per non parlare dei genitori, che si troveranno i propri figli etichettati disabili, parcheggiati in una scuola che non ha tenuto in nessun conto i percorsi educativi e didattici intrapresi, le unità di apprendimento affrontate in classe, l’ambiente familiare e il contesto sociale in cui sono inseriti, né tanto meno la possibile incapacità dei docenti di trasmettere il sapere. Avremo una scuola che si limita, attraverso degli “specialisti”, a discriminare gli studenti sollecitando il corpo docente ad utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Questi alunni passeranno da una classe all'altra senza aver acquisito alla fine neanche la strumentalità di base necessaria alla loro autonomia, destinati ad un sicuro fallimento, ad un abbandono scolastico con effetti negativi a pioggia su tutta la nostra società.
Riteniamo che sia la scuola a dover essere migliorata, indirizzandosi in particolare alle metodologie didattiche e alle programmazioni funzionali, ponendo particolare attenzione sulla qualità dell'insegnamento piuttosto che su presunte incapacità genetiche dell'alunno. Occorre riportare la scuola alla sua funzione didattico-educativa, così che possa dare un reale contributo alla società in termini di persone istruite e competenti.
Pertanto noi, insegnanti e genitori, chiediamo che vengano messe al bando queste dannose e demagogiche teorie “innovative”, perché è in gioco il futuro dei nostri figli e della nostra società.
Avv. Andrea Di Francia vecchio insegnante e nonno
Dott.ssa M. Paola Casali genitore/pedagogista
Andrea Pirrone genitore/insegnante
Andrea Trentini genitore/educatore
Antonella Nesti genitore
Domenico Mileto insegnante
Chiara Masiero zia
Angelo Lunetti genitore
Denise Fasanelli zia
Andrea Vice genitore
Laura Gatti genitore/insegnante
Celestina Schmidt genitore
Antonella Raschetti insegnante
Marco Pezzotti genitore
Paola Leonardi genitore/insegnante
Mario Casiraghi genitore
Maria Vallias genitore
Annalucia Mantovani genitore
Giovanna Leone insegnante
Marina Pogliani genitore
Marta Padova insegnante
Twaitter: http://www.twaitter.com/org_collegiali.aspx
martedì 7 luglio 2009
lunedì 6 luglio 2009
domenica 5 luglio 2009
giovedì 2 luglio 2009
mercoledì 1 luglio 2009
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