lunedì 12 maggio 2008

Classe aperta.



Progetto

Classe aperta è un’iniziativa con la quale ci proponiamo di condividere con quanti sono impegnati nella scuola (o intendono intraprendere la professione di insegnante) percorsi di studio che consideriamo necessari per cogliere le caratteristiche dei fenomeni educativi in corso e per individuare soluzioni capaci di far fronte alle nuove esigenze.
La via che intendiamo seguire è quella che ci suggerisce la nostra esperienza di ricerca, in campo internazionale e nazionale:

· i problemi educativi debbono essere considerati nella loro complessità o, come oggi si usa dire, in una visione di sistema;
· occorre analizzare tali problemi, al fine di individuare dimensioni che possano essere approfondite tramite specifiche ricerche;
· è necessario disporre di un flusso di informazioni che consenta di stabilire quale sia la consistenza dei fenomeni;
· vanno individuate soluzioni che permettano di rispondere in modo appropriato alle singole esigenze;
· i risultati della ricerca debbono entrare a far parte di un più ampio quadro di riferimento, costituito dal dibattito in corso nella scuola e nell’opinione pubblica e dai presupposti sociali e culturali che giustificano le scelte educative.

Si tratta, come è evidente, di una via non facile, per seguire la quale le risorse che ciascuno possiede o è in grado di acquisire a titolo individuale possono non essere sufficienti. Nel nostro lavoro ci rendiamo conto, ogni giorno di più, che occorre integrare le competenze, senza chiudersi in specialismi che potrebbero dare una percezione del tutto illusoria di adeguatezza. Nel nostro lavoro la competenza pedagogica è altrettanto importante di quella degli esperti nei singoli campi della conoscenza, il contributo degli psicologi serve quanto quello degli statistici, le dimensioni sociologiche non sono meno rilevanti di quelle tecnologiche o giuridiche e via seguitando. Da un lato tutto ciò porta ad un progressivo arricchimento della cultura dell’educazione, dall’altro contiene il rischio che si creino nicchie settoriali. Per contrastare tale rischio, non si può che cercare di mantenere una visione d’insieme dei problemi.

Ma se tale obiettivo può essere conseguito in una istituzione di ricerca nella quale sono frequenti e funzionali le interazioni tra competenze e sensibilità diverse, è meno agevole da conseguire quando le interazioni siano più limitate, o del tutto assenti, com’è nel caso di chi non è ancora professionalmente inserito nella scuola. Ecco perché abbiamo pensato che potrebbe essere utile un’iniziativa di condivisione dello studio. Siamo partiti da una ricognizione iniziale di questioni sulle quali vi sia, al momento, una più forte sollecitazione da parte del sistema scolastico. In relazione a ciascuna di tali questioni ci siamo posti precise domande, e cerchiamo ora risposte soddisfacenti.

Col tempo, il nostro percorso di studio verrà precisandosi formando una grande rete, entro la quale ci si potrà muovere per esplorazioni mirate: le risposte alle questioni che ci interessano potranno venire da documenti, da contributi di singoli studiosi, da dati di ricerca. Quel che conta è che ciascuno di tali apporti non resti separato, ma concorra con gli altri ad accrescere la nostra capacità di interpretare le esigenze di educazione.
U.R.L. ( http://archivio.invalsi.it/classe-aperta/ )

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